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A Matera una sede UNICOM per supportare la comunicazione della capitale europea della cultura 2019


21 Novembre, 2016

Oltre 100 operatori, provenienti da diverse regioni italiane, hanno partecipato ieri al convegno organizzato da Fondazione Sassi e Unicom su “La cultura del progetto per la comunicazione territoriale”. L’incontro di ieri sera ha sancito l’avvio di una stretta collaborazione tra Fondazione Sassi e Unicom, l’associazione che rappresenta il maggior numero di imprese di comunicazione e che ha scelto di avere, oltre alla sede centrale di Milano, “antenne” di ascolto e operative a Matera, per offrire supporto formativo alle istituzioni ed essere un punto d’incontro tra le diverse professionalità della comunicazione.
I lavori sono stati aperti con i saluti istituzionali del presidente della Fondazione Sassi, Vincenzo Santochirico, e dell presidente di Unicom, Alessandro Ubertis.
Santochirico ha sottolineato l’importanza della partnership, in quanto “con la città proiettata nello scenario internazionale, diventa essenziale non solo conoscere e valorizzare il territorio, ma anche selezionare strumenti, percorsi e strategie di promozione e di comunicazione del patrimonio, delle risorse e dei progetti della città e della regione”.
Ubertis, dal canto suo, ha evidenziato i motivi che hanno indotto l’associazione a scegliere Matera per l’apertura di una “antenna” Unicom: “Questa città, per la sua storia e per il suo patrimonio ha, più che l’opportunità, il dovere di donare al mondo la sua testimonianza di valori che possono renderla capitale della cultura mondiale e non soltanto europea”.
Nel corso dell’incontro si sono alternati momenti istituzionali alla presentazione di case history. Donatella Consolandi – presidente di Confindustria intellect e amministratrice di Agorà Srl – ha parlato della evoluzione della comunicazione nella promozione dei territori, evidenziando “il ruolo delle radici e delle tradizioni nella creazione dei luoghi meravigliosi di cui l’Italia oggi può vantarsi”. Rossella Tosto – vice presidente di datacontact e direttore responsabile di Trm Network – soffermandosi sul tema della comunicazione integrata per la narrazione e la crescita dei territori, ha parlato dell’esperienza del canale tematico Trm Art “nato per supportare la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura attraverso il racconto in diretta, percorrendo la Basilicata e cucendo i territori”.
La creazione del brand di Expo Milano 2015 e del Padiglione Italia è stato il tema della relazione di Gianluca Bovoli – co-founder e direttore di Synapse Group -, mentre l’amministratore di Plus Communications, Roberto Locatelli, ha ripercorso i casi di Courmayer, Val di Fassa, Madonna di Campiglio, Trentino, Firenze e Rovereto.
Diego Illetterati e Renato Sarli hanno, invece, presentato “Up”, l’associazione dei professionisti della comunicazione nata in seno ad Unicom.
Il presidente della Camera di Commercio Angelo Tortorelli ha aperto gli interventi istituzionali, dando atto del “lavoro che sta facendo la Fondazione Sassi che, con le sue attività, sta anticipando la creazione di una rete di rapporti utili al cammino di Matera 2019”, e annunciando che la Camera di commercio nel 2019 ospiterà una esposizione delle città culturali italiane.
L’assessore regionale alle Infratsrtutture, Nicola Benedetto, ha parlato della sua esperienza da imprenditore alberghiero e della sua scommessa di investire nella città dei Sassi: “il 17 novembre 2017 sarà inaugurato anche il Mulino Alvino, la più antica testimonianza di produzione industriale della pasta secca che, dopo decenni, potrà essere riaperta”.
Il direttore della Fondazione Matera 2019, Paolo Verri, in collegamento telefonico ha illustrato le prossime tappe “che vedranno coinvolti sempre di più i territori limitrofi della Murgia e della Collina materana”. Per il Comune di Matera è intervenuto Antonio Nicoletti, secondo il quale “la storia della città è il potenziale per generare nuova cultura, coniugare l’estremamente antico con il moderno, anche nella fruizione dei luoghi”.
I lavori del convegno sono stati conclusi dal dirigente dell’Ufficio Sistemi culturali della Regione, Patrizia Minardi. “Bisogna evitare il rischio che il territorio diventi un museo, un panorama – ha detto Minardi – che finisca con il perdere significato, perchè quella di Matera è una sfida alla quale si partecipa da protagonisti, da produttori di senso e di significati”.